In seguito alle misure imposte per arginare il diffondersi del virus covid-19, siamo stati costretti a cambiare radicalmente le nostre abitudini, ponendoci quotidianamente delle domande, a cui è davvero difficile riuscire a dare delle risposte e fare delle previsioni future su quello che ne sarà o su come le nostre aziende e mercati risponderanno.
Tuttavia, non si vive di supposizioni e non si pianificano delle strategie basate su qualcosa di astratto e poco attendibile. Tra i tanti dubbi e incertezze, uno dei dati sicuramenti rilevanti, su cui poter fare affidamento, è la notevole crescita delle vendite online. Difatti, gli operatori della filiera del commercio elettronico stanno registrando una crescita smisurata della domanda, anche da parte dei consumatori meno abituali, solitamente restii all’acquisto e ai pagamenti online. L’intero sistema della logistica e delle consegne, si sta misurando con questa emergenza, mettendo in campo tutte le risorse possibili per garantire al cittadino un servizio efficiente.

Analizziamo alcuni dati

Un’indagine Nielsen sulle vendite online dei prodotti di largo consumo, dichiara un aumento dall’ultima settimana di Febbraio fino alla prima di Marzo, con un incremento di oltre l’80% rispetto all’anno scorso.
Secondo Netcomm, il 77% delle aziende che vende online nei diversi settori ha dichiarato di aver acquisito nuovi clienti, a dimostrazione che la crisi ha portato diversi consumatori ad avvinarci per la prima volta ad acquisti online.
Anastasia Sfregola, sales manager per L’italia di Kooomo, afferma che dal punto di vista gestionale, per chi opera nel settore, è stato come trovarsi a fronteggiare una mole di ordini che fino ad oggi si era verificata solo in giorni precisi e stabiliti, come ad esempio il Cyber Monday o il Black Friday.
I settori in cui si è manifestata una notevole crescita, registrano picchi elevati di vendite e riguardano sicuramente i settori alimentari e dell’approvvigionamento domestico. Il food & grocery è il settore che ha beneficiato di più con un boom di vendite. Tra l’altro è stato possibile notare come il trend sia proprio partito dalle regioni più colpite d’Italia, come : Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
In Seguito al decreto emanato il 10 Marzo 2020, l’impennata dell’e-commerce dei beni di prima necessità ha raggiunto tutto il paese. Infatti secondo l’Osservatorio eCommerce B2c di Polimi, si evidenzia come lo stesso settore partiva da una situazione di basso sviluppo in Italia, in cui ogni 100 euro spesi, solo 1 passava attraverso l’online. In poche settimane la domanda è schizzata, moltiplicandosi per un fattore 10 o 20.
Tuttavia, a fonte di una richiesta inaspettata ed esplosa da un giorno all’altro, il risultato per alcuni è stato disastroso, trovandosi con dei siti lenti o addirittura inusabili, mentre altri non sono riusciti a reggere il carico della logistica, facendo slittare le consegne di intere settimane.
Un altro settore ad aver assistito a una crescita esponenziale, sempre in termini di commercio elettronico, è quello delle farmacie.
Secondo Qaplà, nella seconda metà di Marzo c’è stato un incremento degli ordini del +54%, rispetto allo stesso periodo del mese precedente.
Dopo essere stato accertato il lockdown e dunque il divieto assoluto di passeggiare o correre all’aperto, l’attenzione degli utenti si è concentrata su altre due categorie di shop online, ovvero: home fitness e bricolage. Tant’è che fare sport tra le mura di casa, è diventata una vera e propria ossessione per scaricare lo stress e tenersi in forma. Seconda Adabra il fatturato si aggira intorno ad un +48% rispetto al fatturato dell’anno precedente. Per quanto riguarda invece il bricolage, abbiamo assistito ad un vero incremento di richieste per gli acquisti di vernici, utensili e materiali fai da te per i piccoli lavori di casa.
Tra i prodotti in crescita, rimangono anche le visite ai siti di elettronica, giocattoli e pet car, difatti la necessità di seguire lezioni e lavorare in smart working, ha incrementato l’acquisto di accessori vari, quali: monitor, cuffie, microfoni etc… mentre nel settore pet car, gli ordini sono aumentati del 100% nel giro di un mese.
Ovviamente in questa lista troviamo anche dei settori che hanno affrontato delle difficoltà, come ad esempio il settore turistico, per via delle disdette delle prenotazioni con conseguente fermo delle prenotazioni. Vediamo anche come il settore dell’abbigliamento e calzature o il settore dell’arredamento abbiano avuto difficoltà, per via di problemi legati all’operatività e alla logistica.
Analizzando questi dati e mettendoli a confronto con i report realizzati da idealo.it (comparatore di prezzi), da inizio emergenza ai primi di Aprile 2020, possiamo notare che:
-La maggior parte degli acquisti online è attualmente effettuata dagli uomini, per un dato pari al 61,7% rispetto alle donne pari al 38,3%.
-L’aumento degli acquisti online, al momento, si stima nella fascia d’età che va dai 30 ai 44 anni.

Cosa otteniamo dall’analisi di questi dati?

Da questi dati, si evidenzia come stia cambiando notevolmente il trend, e tramite questi report e statistiche è possibile constatare come i consumatori abbiano rivalutato il commercio elettronico, con tutti suoi possibili benefici, guardando con occhi diversi ciò che prima veniva considerato scomodo e obsoleto. Se prima farsi consegnare la spesa o qualsiasi altro prodotto a casa, era considerato utopistico, ad oggi ci si rende conto che questo meccanismo rappresenta sicuramente un vantaggio oltre che una comodità.
Questo ci indica come sicuramente sarà necessario, riadattare completamente il proprio modello di business.

L’ecommerce sarà il futuro?

Se consideriamo le statistiche riportate da WeAreSocial nel 2019 analizzano i comportamenti abituali dei consumatori, ci rendiamo conto che:
- L’86% degli utenti ha cercato online un prodotto o un servizio da acquistare.
- Il 93% ha visitato uno store online da qualsiasi device (dispositivo).
-Il 75% ha comprato un prodotto o servizio online ( da qualsiasi device).
- Il 53% ha effettuato un acquisto online da laptop o pc fisso.
- Il 42% ha effettuato un acquisto da device mobile.
Notiamo dunque come le abitudini d’acquisto delle persone, siano cambiate velocemente rispetto a 10 anni fa.
Anche il piccolo alimentari, può diventare un’azienda internazionale iniziando a vendere i propri prodotti tramite e-commerce, fermo restando che oltre ad avere ogni settore le sue criticità, come ad esempio conservazione, trasporto, gestione dei resi etc, è fondamentale che alla base ci sia un’eccelsa amministrazione e alcune regole basilari da seguire quali:
- Affidarsi ad un’agenzia esperta, che sappia guidarvi e consigliarvi sotto ogni punto di vista
- Avere una pianificazione dettagliata e stimata degli obiettivi
- Avere una strategia mirata
- Avere una piattaforma performante sotto tutti i punti di vista
- Curare i contenuti online e l’aspetto del sito
- Avere un collegamento diretto con i vari canali social, curati e gestiti correttamente
- Gestire le adv (pubblictà) in modo mirato
- Etc etc etc

Entrare in competizione con Amazon?

Se pensiamo che basti aprire una vetrina online e che i guadagni arrivino automaticamente, è bene toglierci questa convinzione, come è bene dissociarsi anche dalla convinzione che tutto sia inutile poiché non si possa entrare in competizione con colossi come Amazon. Di fatto una delle obiezioni più frequenti è la seguente : “ Se apro il mio e-commerce, come faccio a competere con Amazon?” Il segreto sta proprio nell’individuare un sottomercato o una nicchia. Amazon proprio perché è un colosso, non è interessato ad aggredire queste categorie, perché dal suo punto di vista, “valgono poco”.
Un altro motivo per cui è possibile la competizione con Amazon, o altri big di un settore, è che le persone apprezzano la specializzazione. Inoltre se integriamo l’e-commerce come motore di un prodotto unico e che produciamo soltanto NOI, o che vendiamo in esclusiva nazionale, vediamo come la competizione con Amazon cessa di esistere. O comprano da noi, oppure non hanno altro modo di ricevere il prodotto.
Se ciò che offri è realmente di valore ed è percepito tale, l’e-commerce può farti solo fare il salto da artigiano, ad azienda digitale.
E’ bene ricordarci ogni giorno che:
- Mai, avremmo pensato di essere messi in ginocchio da un virus nel 2020.
- Mai avremmo pensato che ci venisse vietato di fare le cose apparentemente più semplici e banali, o che ci venisse negata la libertà.
- Mai avremmo pensato di trovarci in ginocchio e di non saper reagire avendo in stato di fermo le nostre attività, le nostre fonti di guadagno e di sostentamento.
- Mai avremmo pensato di dover essere costretti a chiedere un sussidio, o a vedere i frutti dei nostri sacrifici lavorativi, andati in fumo.
- Mai avremmo pensato di avere paura per il nostro futuro.
- Mai avremmo pensato di essere costretti a lavorare da casa attraverso una modalità a noi sconosciuta, ovvero lo smart working.
Questa grande lezione, può solamente insegnarci e farci capire quanta preziosa sia la nostra libertà e che non bisogna mai abbassare la guardia! E’ importante, dare sempre uno sguardo al presente e al futuro, senza avvinghiarci ai ricordi passati. Abbracciare il cambiamento piuttosto che ripugnarlo, analizzare i mercati, e stare al passo con i tempi e le novità.
20 anni fa non avremmo mai immaginato, di avere questa grande occasione, ovvero una vetrina gratuita che sporgesse sul mondo. Oggi si, questo è possibile, grazie ai nuovi strumenti, all’informazione gratuita e ai dati positivi di un mercato in continua crescita ed espansione.
Non restare indietro, abbraccia il presente.
Fonti consultate:
- Nielsen
- Netcomm
- Anastasia sfregola (Koomo)
- Osservatorio Polimi
- Qaplà
- Adabra
- Idealo.it
- Digitalization
- Studio Samo
- Digital 4
- Ninja Accademy